IERI
Tanti anni di potere criminale, soprusi, illegalità e violenze.
Al pian terreno, in 170 metri quadrati, c’era un tempo il ‘Bar 2001′, battezzato così negli anni ’80, nome pretenzioso, di una cosca che diceva “Siamo noi il futuro”.
Fu luogo d’incontri e di affari. Per i mafiosi e i loro alleati, ma purtroppo anche di tanti giovani.
La zona dove sorge il palazzo non solo è il quartier generale di alcune famiglie mafiose ma è una zona dove mancavano centri di aggregazione per i giovani.
L’unico punto di incontro, oltre alla strada, era fino a qualche tempo fa proprio il bar, con tutti gli aspetti negativi che ne conseguivano: droga, prostituzione, spaccio.

Il palazzo si eleva per cinque piani, quasi a dominare fisicamente la cittadina. L’impronta di cemento armato del potere mafioso. Ma questo non ha evitato che per anni ospitasse una scuola, l’Istituto Magistrale, dunque il paradosso: lo Stato che ha pagato per anni l’affitto ai mafiosi, fino a quando don Pino Demasi, parroco della Parrocchia “Santa Marina Vergine” e referente di Libera, assieme al preside Marafioti chiese il trasferimento che, però, dopo inspiegabili ritardi, avvenne solo dopo la singolare protesta delle lezioni in piazza.

Al primo piano nella grande sala ricevimenti, costruita con i soldi estorti ai commercianti polistenesi, sono invece continuate le feste di matrimonio che “obbligavano” gli invitati a portare la busta con il regalo. (raccontano: “C’era la fila fin sulla strada solo per consegnare la ‘busta’. Era una sorta di assicurazione”.)

OGGI
Il Sogno si fa Segno: segno visibile di Speranza.
Il Palazzo confiscato sorge difronte a Piazza Giuseppe Valarioti, insegnante e segretario del Pci di Rosarno, ucciso l’11 giugno 1980 dal clan dei Pesce, ma il suo nome nella Piazza non era mai comparso.
Per anni la Piazza veniva indentificata come ‘piazza del 2001’ o per indicare quel luogo si diceva ‘là sotto ai Versace’.
Oggi, invece, il cartello c’è: “Piazza Giuseppe Valarioti, vittima della mafia”. E anche questo è un forte segnale di cambiamento. Anche la Piazza
è stata riconquistata ed è stata restituita alla collettività.
Il Palazzo inaugurato il 15 settembre 2015 è oggi “Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi”.
La Parrocchia assegnataria dell’immobile ha deciso di allargare i partner e la rete di collaborazione per il riutilizzo del bene.

Il Centro Polifunzionale è stato ristrutturato grazie al Progetto “LiberaMente Insieme” sostenuto dalla Fondazione con il Sud, la Fondazione Il cuore si scioglie ed Enel Cuore Onlus. Tra gli altri partner ci sono: la Coop Valle del Marro – Libera Terra, Libera – Associazione Nomi e Numeri contro le Mafie, Emergency e Il Samaritano.

Le finalità del progetto è stata quella di riconvertire l’immobile in un centro polivalente auto-sostenibile a beneficio della collettività, rivolgendosi in modo particolare a giovani, migranti e persone in stato di disagio.

Il palazzo è suddiviso verticalmente in due parti:
Lato sinistro, Attività di carattere socio-sanitario e culturale:
– Piano Terra e Primo Piano: “Centro di Aggregazione Giovanile Luigi Marafioti”;
– Secondo Piano: Poliambulatorio “Emergency”;
– Terzo Piano: Sede “Lions club Polistena Brutium“.

Lato destro, Attività di imprenditoria sociale:
– Piano Terra: Bottega bio-etica con spazi dedicati a caffè letterari e punto informativo sui percorsi di turismo etico e responsabile;
– Primo Piano: Ristorante bio-etico e sociale;
– Secondo Piano: Ostello della Gioventù “G. Laruffa”

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